Villa Olmo è la più celebre e sontuosa tra le dimore storiche comasche e ha fatto di Como uno dei centri propulsori dell’Illuminismo in Italia.
La Location
La villa è circondata da un grande giardino all’italiana ed è inserita nel percorso litoraneo che, già dall’Ottocento, collega le Ville affacciate sul lago, da Borgovico a Villa d’Este di Cernobbio. Infatti la Villa sorge all’estremità nord-occidentale della città di Como, al termine della passeggiata a lago delle ville di borgo Vico (attuale passeggiata Lino Gelpi), aperta nel 1957 per collegare tra loro gli edifici patrizi cittadini più di spicco.
La Passeggiata sul Lago
Percorrendo la passeggiata e ammirando le signorili dimore che si affacciano sul lago si può percepire quel connubio romantico e affascinante tra paesaggio e ingegno e gusto di architetti e giardinieri che, tra il 1700 ed il 1800, rese le sponde del Lario meta ambita dei Grand Tour della nobiltà europea e che Villa Olmo, con il suo parco, ancora oggi evoca.
L’Interpretazione del Buon Gusto
Simone Cantoni riuscì ad essere l’interprete d’una classe aristocratica colta e progressista, adottando negli edifici “riformati alla moderna” i valori estetici del “buon gusto”, in piena adesione agli assunti teorici dell’Illuminismo, in un momento storico che vide la Lombardia – e Milano in particolare – divenire uno dei centri più vivaci d’Europa. Come ha scritto la studiosa Nicoletta Ossanna Cavadini, è un autentico “universo filosofico” basato sulle proporzioni della sezione aurea. L’architetto entrò in sintonia con la personalità del committente, il marchese Innocenzo Odescalchi, che tornò da Roma nel 1780 con un’istruzione aggiornata e cosmopolita, e decise di avviare un programma di rinnovamento culturale di tutta Como, che comprendeva appunto anche una villa suburbana in linea con le riforme dei Lumi.
L’Origine del suo Nome
Villa Olmo deve il suo nome, secondo una tradizione non documentata, alla preesistente presenza nell’area, di due distinti esemplari di olmo, molto vecchi e di grandi dimensioni. Fu realizzata in stile neoclassico tra il 1782 ed il 1787 dall’architetto ticinese Simone Cantoni (Muggio di Mendrisio, Canton Ticino, 1736 – Milano 1818), per conto di Innocenzo Odescalchi, la cui facoltosa famiglia nel 1664 aveva acquistato parte dei beni e dei terreni dell’abbazia di S.Maria di Vico detti dell’Olmo.
L’ispirazione neoclassica si manifesta in pieno nella facciata, il cui corpo centrale, rilevato in avanti, presenta cinque archi d’ingresso sovrastati da sei colonne ioniche alternate a medaglioni raffiguranti filosofi.
Le Proprietà
Nel 1824, con la morte del marchese Odescalchi, Villa Olmo passò alla famiglia Raimondi che vi ospitò illustri personaggi della storia italiana ed europea (Giuseppe Garibaldi, la famiglia imperiale di Ferdinando I d’Austria), per poi essere venduta nel 1883 ai duchi Visconti di Modrone, il cui stemma in pietra è posizionato al centro della balaustrata che corona l’edificio. Nel 1925 fu ceduta al Comune di Como che due anni dopo, in occasione del primo centenario della morte di Alessandro Volta vi allestì l’Esposizione Internazionale Voltiana. Da allora la Villa è sede prestigiosa di mostre, manifestazioni e convegni.
Orari di Apertura
Dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 18.00
Ingresso gratuito, la Sala del Duca al primo piano è visitabile negli orari sopraindicati con l’accompagnamento degli operatori culturali in Villa.
Accesso precluso in concomitanza di mostre temporanee ed eventi.
Il Parco
È pubblico e a disposizione di cittadini e turisti.
Orario invernale
dal 1°ottobre al 4 aprile – tutti i giorni – dalle 7.00 alle 19.00
Orario estivo
dal 5 aprile al 30 settembre – tutti i giorni – dalle 7.00 alle 23.00
Per info e prenotazioni potete contattare:
Settore Cultura: 031252352 – 031252472
Sito web: villaolmocomo.it
Duomo di Como
Il Duomo di Como è l’ultima delle cattedrali gotiche costruite in Lombardia: fu iniziato nel 1396, dieci anni dopo la fondazione del duomo di Milano. Curiosità E’ lungo 87 metri, le navate, comprese le cappelle maggiori sono larghe 36 e 58 metri, la cupola è alta 75 metri e la guglia della facciata è a
Tempio Voltiano
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Villa Olmo
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Basilica Sant’ Abbondio
La Basilica di Sant’ Abbondio è una chiesa romanica di Como. Al suo fianco sorge un monastero costruito nel Medioevo, che oggi, dopo essere stato restaurato, ospita la facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi dell’Insubria. La struttura e l’influenza romanica La basilica presenta cinque navate assai slanciate. A sviluppare il senso di altezza e verticalità
Basilica San Fedele
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Castel Baradello
Il Castel Baradello sorge sull’omonimo colle (430 m s.l.m.) che domina la città di Como, chiudendo sul lato sud-ovest la convalle. La vista della città Dal colle si gode un panorama mozzafiato: lo sguardo spazia a 360° dal lago alla città, dalle cime delle Alpi alla pianura Padana fino agli Appennini: il suo massiccio torrione
Museo didattico della seta
Le origini Il progetto per la creazione del Museo risale al 1985 e si sviluppa grazie all’iniziativa delle associazioni locali Classe ’27 e Ex Allievi del Setificio. Fu inaugurato nel 1990 con sede presso lo stesso stabile dell’I.T.I.S. di Setificio Paolo Carcano (nato nel 1869) di cui occupa 900 m2. Il Museo didattico della Seta,